lunedì 21 novembre 2011

Il registro elettronico non corre con il preside

L'ESPERTO RISPONDE/ La digitalizzazione è ancora sperimentale
Per adottarlo serve la delibera del collegio

Il dirigente non può decidere unilateralmente di adottare il registro elettronico.
Anche perché non esiste un obbligo di legge che lo imponga, ma solo sperimentazioni.
Per le quali, però, è necessario che ci sia una delibera dell'organo competente, ovvero il collegio dei docenti.
È la risposta a un insegnante che si interroga sui poteri del preside in merito all'utilizzo a scuola delle nuove tecnologie.
"Vorrei sapere se un dirigente può decidere unilateralmente di adottare i registri elettronici sia di classe sia personali con contestuale eliminazione di quelli cartacei senza una delibera del collegio docenti, senza contrattazione con la Rsu, senza un'adeguata formazione del personale docente, facendo solamente deliberare al consiglio di istituto l'acquisto dei pc."
No, il dirigente scolastico non è un autocrate, non può decidere unilateralmente di adottare i registri elettronici, che costituiscono invece il contenuto di libere sperimentazioni delle istituzioni scolastiche, né vi sono disposizioni di legge che li impongano (quella sulla pagella elettronica, ad esempio, è ancora in fase di discussione al parlamento).
Anche se sono da valutare positivamente tutte le iniziative di miglioramento della comunicazione con gli utenti e di contemporanea riduzione dei carichi di lavoro del personale, per il momento esse devono essere approvate e decise dagli organi collegiali, consiglio d'istituto e collegio dei docenti, che svolgono un ruolo determinante e di merito nell'organizzazione delle attività scolastiche, comprese quelle relative alla documentazione amministrativa degli alunni e dei docenti, e con tutta evidenza qui non si tratta solo di decidere una spesa (artt.7 e 10 del decreto legislativo n.297/1994, testo unico delle disposizioni legislative sulla scuola; artt.5, 6, 14 del decreto del Presidente della repubblica n.275/1999, regolamento sull'autonomia).
Come le istituzioni scolastiche non si identificano con il dirigente che le governa così la loro autonomia non si declina come esclusiva prerogativa decisionale del dirigente scolastico che non può imporre proprie visioni ma solo sollecitare atteggiamenti positivi e di innovazione dell'organizzazione scolastica nel rispetto della legalità.
Le decisioni delle istituzioni scolastiche in materia di digitalizzazione sono legittimate dal relativo codice che regola anche conservazione e archiviazione dei materiali (decreto legislativo n.
82/2005).
E ad assumerle spingono i due ministri dell'istruzione e dell'innovazione tecnologica, Gelmini e Brunetta, che hanno stipulato specifici accordi al riguardo (www.vivifacile.it).
Quanto all'intervento della rappresentanza sindacale unitaria è da escludere che possa svolgere un ruolo di merito sull'adozione ma solo sulle ricadute che essa eventualmente comporta sull'organizzazione del lavoro del personale della scuola (incentivi per iniziative di formazione, per eventuali carichi di lavoro aggiuntivi o per la disponibilità ad aderire).

Roberto Ferretto Rapallo (da "Italia Oggi", martedì 30 novembre 2010)
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